di Rosa Pia Greco
Una cerimonia all’insegna della sobrietà ma dal forte significato, così come ha vissuto sempre Papa Wojtyla, quella che si è svolta ieri mattina alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma per la 18° edizione del Premio Internazionale “Giovanni Paolo II” conferito quest’anno a 12 figure che si sono particolarmente distinte per aver tutelato e promosso la sacralità della vita in armonia con i principi cristiani della Chiesa Cattolica. Il prestigioso Premio, che nel 2007 e nel 2018 è stato conferito anche a Papa Benedetto XVI e a Papa Francesco, è stato istituito nel 2005 dall’Associazione Socioculturale ad Indirizzo Artistico “Aglaia” di Scafati (SA) e dall’Unci di Treviso e di Udine. La cerimonia della XVIII edizione, che si è svolta nella hall della struttura ospedaliera, è stata preceduta dalla Celebrazione Eucaristica nella Cappella “Papa Giovanni Paolo II“ del Policlinico presieduta da Sua Eminenza Marian Rylko Stanislaw che ha concelebrato con l’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica Monsignor Claudio Giuliodori e assistito dai Reverendissimi Sacerdoti presenti alla Celebrazione Eucaristica. Per la XVIII Edizione il Comitato d’Onore, Scientifico e Culturale del “Premio Internazionale Giovanni Paolo II”, diretto dal Presidente Uff. Francesco Lupo e coadiuvato dal Consulente Generale l’Uff. Gianni Bordin con il dottor Marcello Bedeschi in qualità di coordinatore del Premio nonché degli innumerevoli incontri con i giovani del mondo che il Santo Padre Giovanni Paolo II fece nel corso del suo pontificato, ha conferito i 12 riconoscimenti, con le seguenti motivazioni, a: S.E.R. Card. Stanisław Rylko, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma perché “Ha dedicato la Sua vita all’Apostolato dei laici ed inoltre è membro della Congregazione per i Vescovi, della Congregazione per le Cause dei Santi, del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, della Pontificia Commissione per l’America Latina nonché del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Inoltre, dal 1996 è membro e dal 2008 Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II”; a S.E.R. Card. Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo Emerito di Cracovia, perchè “Ha dedicato tutta la Sua vita al servizio di Papa Giovanni Paolo II accompagnandolo fino alla sua chiamata in cielo. Fulgido esempio di devozione, fedeltà, umiltà, dedizione e spirito di sacrificio”; Alla dott.ssa Maura Caprioli Magistrato di Venezia perché “La Sua vita, come donna, è sempre stata chiaramente ispirata a profondo senso civico ed innata generosità, vicina al volontariato in armonia con i principi cristiani”. Premio “Giovanni Paolo II” anche alla prof.ssa Maria Margherita Romanelli, Docente presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma, per “essersi sempre impegnata per la pace e la giustizia nel mondo; A Laura Ephrikian (Treviso), attrice teatrale ma soprattutto grande donna di solidarietà per “aver manifestato attenzione ed impegno ai problemi dei popoli africani da sempre maltrattati e offesi nella dignità umana dai poteri forti che ancora oggi angustiano la terra d’Africa. Ha speso tutte le Sue energie per i poveri e per gli abbandonati”. Laura Ephrikian dopo una intensa e brillante carriera di attrice teatrale nel 1999 va in Africa. Lì viene incantata dalla bellezza del posto e soprattutto delle persone più fragili, i bambini. Prende contatto con l’orfanatrofio di Mambrui (Malindi, Kenia) e in quel momento inizia il suo percorso di aiuto alle scuole soprattutto quelle coi bimbi piccoli e alla loro alimentazione; ha fatto costruire pozzi, fin nei posti più lontani dalla civiltà, ha fatto operare in Italia al Rizzoli di Bologna un giovane affetto da tumore e dopo svariati viaggia tra Bologna e Malindi, il ragazzo si è salvato. Premio “Giovanni Paolo II” anche ai sanitari di Bergamo, dott.ssa Lauretta Rota e Professor Stefano Fagiuoli rispettivamente Responsabile del Dipartimento Emergenza Urgenza e Area Critica e Direttore del Dipartimento di Medicina ASST dell’Ospedale “Giovanni XXIII” di Bergamo perché “all’inizio della pandemia, in cui del virus non si conosceva ancora nulla, hanno curato i malati che affluivano in ospedale con spirito di sacrifico, responsabilità, umanità e professionalità, mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei propri cari. Hanno garantito il rapidissimo turn-over dei posti letto e hanno contribuito a ridurre la gravità clinica e quindi la mortalità dei pazienti infetti che necessitavano di ricovero”. Premiate anche Monica De Santis ed Erika Noschese, giornaliste del quotidiano “Le Cronache” di Salerno che hanno avuto il coraggio personale di lasciare affetti personali, famiglia e redazione giornalistica per proiettarsi nel cuore della guerra e cercare di salvare donne, bambini e uomini, vittime fisiche e psicologiche della tempesta di fuoco che la Russia ha scatenato sull’Ucraina perché “come donne ed eccellenti professioniste dell’informazione che con coraggio e spirito umanitario si sono proiettate nel cuore della guerra in Ucraina per salvare donne e bambini”; La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma “Centro di eccellenza medica internazionale che si è distinto sia durante la pandemia che tutti i giorni con il sacrificio di tutte le maestranze (medici, infermieri, personale amministrativo etc,) e ha saputo curare con amore ed abnegazione i pazienti. Centro di cura per Il Santo Padre Giovanni Paolo II che lo chiamò Vaticano Terzo”. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nelle mani del Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli l’avv. Carlo Fratta Pasini. La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, costituita dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, è l’ente no profit che dal 2015 gestisce l’attività ospedaliera del Policlinico Gemelli di Roma. Premio, consegnato ad Angela e Andrea Cimini, è andato alla Memoria di Beniamino Cimini, primo Sindaco del Regno d’Italia nella Maiori del XIX secolo ed uno dei più importanti Sindaci di Maiori (SA) degli ultimi due secoli che esercitò il proprio incarico con equilibrio e competenza ed ottenendo risultati positivi i cui effetti sono ancora oggi visibili. Ed infine un attestato di merito è andato al dottor Tommaso D’Angelo Direttore del Quotidiano “Le Cronache” di Salerno che “Ha saputo con sapiente organizzazione, in collaborazione con la Fondazione della Comunità Salernitana, il Lions Branch Salerno Minerva e con un imprenditore che ha voluto rimanere nell’anonimato, inviare due pullman in Ucraina per salvare dalla guerra e portare in Italia 92 persone.” La 18edizione del Premio Internazionale ha visto il patrocinio del Comitato 100 Karol e del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier (TV).